One of the most fundamental empirical and theoretical debates within research on mirroring concerns the role of mental representations: while some models argue that higher-order representational mechanisms underpin most cases of mirroring, other models argue that they only moderate a primarily non-representational process.

Evan W. Carr, Piotr Winkielman, da “Frontiers in human neuroscience”, 2014

non c’è un sopra da distinguere, o un sotto che ritenga: dentro l’acqua,

e proprio in mezzo, se c’è, potrà stagnare, in immersione, presentarsi

all’antidoto, donare tracce, cronologie d’acquisto nel dentro della pietra,

nella permuta sdatare una memoria; farne reso, processione, fotografia

della sera. la sua resta volata, dell’alba, divenuta volontarietà dei giorni,

in chiusa radunata, nonostante. così com’è ricalcola il divieto, l’inverno

mancato nel passo per causa e per barriera: l’andirivieni degli imbarchi

sarà destinazione, coscienza in sabotaggio, fuga relegata a lontananza;

capo della frusta solidale al termine, peso al soffitto, ferocia smarginata.

AI source: Bing Image Creator (DALL-E). Edited by the a.

recupera la cesta sotto casa, per entrare, di corsa, con le ruote: “tu sei

qui”, insieme a quello che ti serve, o ti è servito, nel punto dello sticker

messo a fuoco a lato dell’ingresso, inalterato, in visibilio; poi, al centro

della fronte, è la tua sete a ripensarci, fare inversione, conta dei passi.

guarisci, di quanto c’è sugli scaffali, pronto al distacco, “preferibilmente

entro”: first in, first out. e così non entro, perché tenderei a moltiplicarne

la rottura, come non si deve: ma la trappola scatta, a tagliola, e la febbre

ne modella una destinazione d’uso; prodotto e variante, nuova versione,

come sempre. reinstalla per violenza, sulla ruota, la fame che consegue.

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sutura e guarda che diventa, dall’interno, il suo passato: e così, com’è?

lo vedi che si stira? che fa, potrà scadere, restare appeso, indisponibile?

e se si disfa? se poi col dito deposita la scoria, l’autostrada, potrà forse

passare, qui? quanto dura aperta questa replica, risposta? che sempre,

per modi e mondi sovrapposti, sia pronato, il giorno, nell’uso del sonno

che ricorda e del riverbero di fame: e si trascina, alla cassa automatica,

dipana la corda, la carie, la coda, l’inceppo della fila, acceso lo stoppino

che manipola da un palmo all’altro, la moneta che stonda nello scasso;

marca l’asfalto, il varco, l’inizio del sensore, la transazione che si blocca.

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questi testi sono stati letti, per la prima volta, il 9 dicembre 2023 a Pollenza (MC), durante la serata finale del premio Poesia di Strada, promosso da Licenze Poetiche, Comune di Macerata e Seri Editore. a tutti loro, così come agli altri autori finalisti, vanno i miei migliori ringraziamenti.

Daniele Bellomi